Salve a tutti! Eccoci di nuovo insieme per condividere un progetto realizzato lo scorso anno in Prima e che proseguirà anche quest'anno sulla didattica attraverso l'utilizzo della robotica di base: " A spasso con Bee Bot".
L’idea
di questa esperienza nasce dalla convinzione che l’innovazione “robotica” può
essere un valido strumento di apprendimento didattico-educativo. Quest’attività
si riferisce all’esplorazione dello spazio e alla conoscenza degli indicatori
topologici.
Nei primi anni della Scuola Primaria tra le abilità da raggiungere, per
quanto concerne la Geografia, primeggiano la descrizione e
rappresentazione degli spostamenti nello spazio vissuto e conosciuto,
utilizzando indicatori topologici attraverso percorsi.
Considerando che i
bambini sono affascinati e ben predisposti all’utilizzo delle nuove tecnologie, quest’attività è ideale al fine di raggiungere le competenze del
nostro percorso didattico. La trasposizione del bambino sul percorso è
rappresentata dalla BeeBot: è una piccola ape-robot programmabile in modo
semplice ed immediato, premendo in sequenza i tasti posti sul dorso, sui quali
sono disegnate delle frecce che corrispondono alle direzioni “avanti”,
“indietro”, “destra” e “sinistra”, il tasto “GO” di avvio, “clear” per
cancellare i comandi precedentemente dati e “pausa” per riflettere in itinere.
E’ uno strumento didattico utile allo sviluppo della percezione della logica,
inoltre il bambino è chiamato a mettere in atto strategie risolutive, deve ipotizzare un percorso sia pur breve,
cominciando a confrontarsi in modo spontaneo e ludico con il concetto di
aggiunta e/o diminuzione riguardo le azioni da far svolgere al robot. I bambini
mettono in gioco le loro attitudini creative, la loro capacità di comunicazione
e anche la disponibilità alla cooperazione.
Partendo da
un’alfabetizzazione digitale, si arriva allo sviluppo del pensiero
computazionale, essenziale affinché le nuove generazioni siano in grado di
affrontare la società e le tecnologie del futuro, non come consumatori passivi,
ma come utenti attivi. Il pensiero computazionale, che è alla base del
coding, è un processo mentale per la
risoluzione di problemi costituito da strumenti concettuali utili per
affrontare molti tipi di problemi in tutte le discipline e non solo perché
direttamente applicati nei calcolatori, nelle reti di comunicazione. I benefici
del “pensiero computazionale“ si estendono a tutti gli ambiti disciplinari per
affrontare problemi complessi, ipotizzare soluzioni che prevedono più fasi,
immaginare una descrizione chiara di cosa fare e quando farlo.
Ma adesso vediamo come i nostri alunni hanno cominciato a sviluppare il loro "pensiero computazionale " e come lo hanno messo in pratica!
Lei è la BEE BOT
Dopo una prima conoscenza della Bee Bot e percorsi liberi o realizzati con l'ausilio di semplici pennarelli, abbiamo deciso di costruire una vera e propria città con le nostre mani affinchè la nostra amica la percorresse. E' stato un lavoro d'ingegneria e di architettura!
alcuni alunni a casa si sono divertiti a proporre altre versioni di casette utilizzando materiali di recupero, talvolta facendosi aiutare da nonne con le mani fatate!
Et voilà ! La nostra città ! Che soddisfazione: casette, alberelli, sagome di persone.E' tutto pronto per cominciare!
Se la Bee Bot attraversa la galleria è ancora più divertente!
adesso ipotizziamo i percorsi.......
Collaboriamo, condividiamo, socializziamo.....impariamo!
e questi sono i video:
Dimmi e io dimentico;
mostrami e io ricordo;
coinvolgimi e io imparo.
(Benjamin Franklin)
mostrami e io ricordo;
coinvolgimi e io imparo.
(Benjamin Franklin)
































